Il miglior tempo – Le belle corse di Carlo Maria Abate
Autore: Danilo Castellarin
Editore: Cierre Edizioni
Anno di pubblicazione: 2019
Oggi la chiamano pole position ma una volta chi faceva il giro più veloce segnava il “Miglior Tempo”.
Voleva dire partire in prima fila. Poi la gara sarebbe stata un’imprevedibile avventura, come sempre nelle corse.
Il torinese Carlo Mario Abate conquistò spesso quel primato fermando i cronometri prima degli altri.
Perché il “Miglior Tempo” era un punto d’onore, una medaglia che ti distingueva.
Voleva dire che eri stato il più veloce, il più bravo, e se quel tempo lo avevi fermato con un’auto inferiore alle altre, tanto meglio, perché voleva dire che eri stato bravo davvero.
Per fare il “Miglior Tempo” ci voleva sangue freddo perché bisognava portare l’auto al limite e nessuno sapeva dov’era.
Non c’era l’ingegneria di pista che ti avvertiva, non c’erano i computer che ti informavano e le auto avevano una marcata identità, erano brusche, ruvide, spesso imprevedibili.
Alla sicurezza pensavano in pochi perché l’imperativo era vincere.
Il “Miglior Tempo” è stato anche quello delle corse di Carlo Mario Abate, quando a guidare erano i piloti e non le strategie dei box.
La ricerca di quel limite determinò l’incidente di Le Mans 1964, quando Abate, sotto la pioggia, cercava il record per la Scuderia Ferrari
Il “Miglior Tempo” è stato quello che l’incidente gli ha permesso di vivere con la sua famiglia dopo il ritiro dalle competizioni.
Dove ne morivano tanti, troppi.
Pagine 164, formato 17×24 cm, brossura con alette.