Niki Lauda (Andreas Nikolaus Lauda, 1949-2019)

Articolo pubblicato il 26-05-2019

Niki Lauda (Andreas Nikolaus Lauda, 1949-2019)

Il 20 maggio scorso è morto Niki Lauda. Per ricordarlo pubblichiamo un ricordo di Gianni Cancellieri, il Curiculum Vitae tratto dal necrologio pubblicato da The Guardian del 21 maggio scorso e foto di Aldo Zana. Per notizie più approfondite rimandiamo al bellissimo articolo del Guardian, firmato da Richard Williams. 

Nel 1974 Niki Lauda venne ingaggiato dalla Ferrari, dopo il campionato mondiale 1973 al volante della Marlboro BRM P160C sulla quale ottenne 2 punti, alla pari con il compagno di team Clay Regazzoni, concludendo al quinto posto il GP del Belgio. Lauda fu una delle scommesse vincenti di Enzo Ferrari. Chi si ricorda più di questo volto di Niki Lauda? (Foto Aldo Zana)

Niki ha preso i suoi rischi, ne ha pagato a caro prezzo le conseguenze ma non ha
mai smesso di inseguire il volo concettualmente rivoluzionario della sua utopia:
passare al filtro della ragione la pratica di un mestiere che nell’opinione di
molti, i più?, é semplicemente destinato agli insani di mente. E quanti
appassionati hanno tradotto maccheronicamente questo impulso della sua
intelligenza… ragiona? E’ un ragioniere (nel senso figurato di persona pignola,
pedante e sparagnina). Tre titoli mondiali, 25 gran premi, 54 podi, 24 pole
position e altrettanti giri veloci hanno messo fuori uso quell’appellativo, spesso
sostituito con il tecnologicamente più evoluto “computer”, peraltro anch’esso non
privo di una connotazione sottilmente negativa (che calcoli fai? butta il cuore
oltre l’ostacolo e via!).
Alle sue imprese hanno fatto da contrappunto non sempre intonato le sue parole:
tutto e, ogni tanto, il contrario di tutto. Ma il coraggio di ricredersi e di
ammetterlo con onestà quasi sfacciata non gli é mai mancato. Sapeva di essere
andato più vicino di tutti quanti a un’orrenda fine (“sono tornato in vita dopo una
estrema unzione”), sapeva di valere, e tanto. Pochi lo ricorderanno ma nella storia
del Nürburgring, prima dell’ultima serie di interventi che trasformarono la
Nordschleife in un tracciato più veloce, non confrontabile con il precedente, Niki
fu il primo a percorrere quell’infernale labirinto a 136 curve in meno di sette
minuti: 6’58”6, media 196,4 km/h. Era il 1975 e con la 312T stava volando verso il
suo primo titolo iridato. Oggi vola nell’Altrove e chissà se troverà da ridire
sull’assetto organizzativo dell’intero aldilà. Difficile che gli consentano di dire
“Krosso Kasino” ma… secondo me ci proverà. (Gianni Cancellieri)

 

Niki Lauda’s career

22 February 1949 Andreas Nikolaus Lauda is born in Vienna, Austria

15 August 1971 Makes his Formula One debut for March-Ford in his home Austrian Grand Prix

28 April 1974 Now driving for Ferrari, Lauda wins a Formula One race for the first time at the Spanish Grand Prix 

La March 721G acquistata da Niki Lauda per partecipare nella squadra STP March Racing Team al campionato mondiale F1 1972: al GP d’Italia, Monza 10 settembre, si qualificò 20-esimo su 25 in griglia (1’38”52. Pole: Jacky Ickx, Ferrari, 1’35”65). Si classificò 13-esimo e ultimo a 5 giri dal vincitore Emerson Fittipaldi, JPS-Ford. (Foto Aldo Zana)

Niki Lauda sulla March 721G, una scocca F2 adattata a F1 con il motore Cosworth DFV e serbatoi laterali, nel GP d’Italia 1972. Sul casco portava il logo della Raffeisen Bank, una delle principali banche austriache, che gli aveva concesso un prestito per acquistare le sue monoposto. Nel 1972 non ottenne nessun punto mondiale in 12 partenze. (Foto Aldo Zana)

 

 

 

 

 

 

7 September 1975 Lauda secures his first world title for Ferrari at the Italian Grand Prix, with one race in the season left to go.

La splendida copertina di Autosprint Anno 1975, opera di Antonio de Giusti, riassumeva le vittorie delle auto italiane nei campionati mondiali dell’anno: Alfa Romeo marche, Lancia Stratos rallye, Ferrari e Niki Lauda F1.

1 August 1976 Lauda is burned in a crash on the second lap of the German Grand Prix at the Nürburgring. His injuries are so severe that he is read the last rites, but remarkably, after reconstructive surgery on his face, he returns to racing the same season, only missing two races

2 October 1977 Lauda takes his second world championship, securing victory with a fourth place finish in the US Grand Prix, with two races to go

April 1979 Founds his first airline – Lauda Air

September 1979 Having left Ferrari for Brabham, Lauda retires from Formula One at the end of the season

1982 Lauda returns to the sport, this time driving for McLaren 

21 October 1984 Lauda finishes second behind Alain Prost in the final race of the season, but it is enough to give him a narrow half-point victory overall, and he secures his third world title

25 August 1985 Wins his 25th Formula One race at the Netherlands Grand Prix

3 November 1985 Retires from Formula One after competing in the Australia Grand Prix, with an overall record of 3 world championships, 25 wins and 54 podium finishes

1993 Returns to Formula One in a consultancy role for Ferrari

2001 Takes on the role of team principal of the Jaguar Formula One team

2003 Lauda makes another airline venture, low-cost operator Niki. Lauda is sometimes in the

cockpit himself

2012 Becomes non-executive chairman of the Mercedes team, where he helped bring Lewis Hamilton to the team

 

20 May 2019 Lauda dies peacefully, eight months after receiving a lung transplant

When one of his Boeing airliners crashed in Bangkok in 1991, killing 223 people, he did not rest until he had proved to the world – and to the reluctant manufacturer – that the tragedy had been caused by a fault in the plane.

 

Di Antonio de Giusti sulla copertina di Autosprint Anno 1976 la precisa, artistica e drammatica ripresentazione dell’incidente di Niki Lauda al secondo giro del GP di Germania al Nürburgring, 1 agosto. Arturo Merzario, di spalle, sta correndo verso Lauda nell’abitacolo per estrarlo dalle fiamme dopo che si è tolto il casco. Si vede anche la Surtees TS 19 di Brett Lunger che ha urtato la Ferrari rimbalzata nel mezzo della pista. A Merzario e Lunger si unì Guy Edwards, Hesketh 308D-2, anche lui fermo sul luogo dell’incidente , ma che riprese la corsa classificandosi 15-esimo e ultimo a 1 giro dal vincitore James Hunt, McLaren M23-8/2.

 

He put his name to two well received books, The Art and Technicalities of Grand Prix Driving (1977) and To Hell and Back (1986). The story of his championship battle with Hunt was dramatised by the screenwriter Peter Morgan and the director Ron Howard in the 2013 film Rush, with Daniel Brühl giving a startingly accurate impersonation of Lauda.

After divorce in 1991 from Marlene, with whom he had two sons, Mathias and Lukas, in 2008 he married Birgit Wetzinger, a flight attendant with his airline, and they went on to have twins, Max and Mia. Birgit and his children survive him. A lung transplant Lauda underwent in 2018 was a delayed consequence of the fumes and flames inhaled in the inferno in Germany more than four decades earlier.

Niki (Andreas Nikolaus) Lauda, racing driver and entrepreneur, born 22 February 1949; died 20 May 2019

 

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