Livrea Ferrari. Una richiesta di aiuto.
Articolo pubblicato il 12-09-2016
RICEVIAMO DA GIANNI CANCELLIERI:
Non so se il piccolo enigma sia già stato risolto… leggo in Motor Sport che la carrozzeria di quella Ferrari era bianco-rossa essendo destinata a un cliente svizzero
http://www.motorsportmagazine.com/archive/article/august-1954/11/second-gran-premio-supercortemaggiore
Il socio Franco Lombardi che da tempo lavora insieme ad Antoine Prunet per un libro su Ferrari in Linea – The 4- and 6-Cylinder Sports Cars and Related Types (1953-1957) chiede aiuto agli amici dell’AISA per poter auspicabilmente risolvere un piccolo mistero.
Al II GP Supercortemaggiore tenutosi a Monza il 27 giugno 1954, la Ferrari schiera in pole position alla partenza la 750 Sport Scaglietti 0440MD, affidata col N. 10 a González-Trintignant, che precede la 735 Sport 0430 MD, carrozzata da Pinin Farina, affidata col N. 14 a Hawthorn-Maglioli. Dopo un’accanita battaglia fra i due equipaggi, la vittoria arriderà alla sport Pinin Farina N. 14 della coppia anglo-italiana, destinata a prevalere su quella franco-argentina alla guida della vettura Scaglietti.
In realtà, la presenza di quella 735 Sport Pinin Farina è del tutto casuale, avendo la Casa di Maranello inizialmente deciso di affidare alle due vetture 750 Sport Scaglietti ufficiali il compito di difendere i colori del Cavallino. Tuttavia un inconsueto incendio verificatosi nel corso delle prove mette fuori combattimento la seconda 750 Sport Scaglietti, la 0428 MD (iscritta con il N. 12) e il suo conducente Nino Farina, imponendo l’inaspettato ricorso a Mike Hawthorn e and una nuova vettura, la 0430 MD, sottratta frettolosamente alla linea delle Mondial in attesa di allestimento finale e dotata per quell’occasione di un motore 3 litri. Merita aggiungere come si tratti della prima vettura Tipo 501 Mondial carrozzata da Pinin Farina con la più penetrante configurazione a fari carenati rispetto al tradizionale allestimento “a fari alti” fin qui impiegato.
La vicenda è ben nota e documentata da abbondante materiale fotografico, vista l’importanza della prova. Non vi sono pertanto dubbi sui termini della questione e sull’identità delle vetture in oggetto.
Resta tuttavia un dubbio sulla livrea che accompagna la vettura N. 14. Come si evince dalle immagini qui proposte, essa si presenta come verniciata in toni scuri con ampia fascia longitudinale bianca. Se dobbiamo credere a quanto riportato nei registri del carrozziere torinese dove essa compare come “Scocca N. 12582” in data 18 maggio 1954 per il cliente americano William Carpenter, essa viene accompagnata dall’indicazione “colore blu scuro con fascia bianca”. E’ possibile che la Ferrari si sia presentata a Monza con una vettura ufficiale in questa inconsueta livrea del tutto fuori ordinanza? Difficile a dirsi. Certo non occorreva molto tempo per i carrozzieri interni di Maranello per riverniciare in poche ore la vettura e presentarla in una tradizionale livrea rossa. Ma perché allora non riverniciarla tutta e conservare quell’inconsueta fascia bianca?
Insomma, in assenza di una immagine a colori o della diretta memoria di qualche ormai anziano spettatore (ce ne saranno fra i nostri soci?) il dubbio permane, in quanto le numerose immagini in bianco e nero non consentono di distinguere un rosso da un possibile blu medio.
Facciamo dunque appello agli amici dell’AISA, nella speranza che salti fuori una fotografia a colori per chiarire il punto. Sarebbe strano che l’importante vittoria al “Supercortemaggiore”, che porterà poi a battezzare la nuova 4 cilindri 3 litri come “Monza”, possa essere imputata ad una vettura blu con fascia bianca, ma in assenza di testimonianze certe o di immagini a colori non possiamo del tutto escluderlo.
Franco Lombardi sarà lieto di offrire una birretta – per carità, niente di più! – a chi possa chiarire il punto.